
26-01-2013 Come vediamo il web di domani.
Il web di ieri lo conosciamo bene perché l’abbiamo vissuto in prima persona. Dagli albori, quando si era costretti da modem a carbonella attraverso chiamate intercontinentali a infinite attese per connettersi - onerosamente - alle BBS in California, passando dal primo provider di Milano al quale ci agganciavamo per navigare, successivamente smanettando col nostro primo MacOsX Server, fino a oggi con il passaggio definitivo a Linux Server CentOs.
Da allora sono cambiate molte cose. Browser più efficienti, computer più potenti, linee più veloci, tecnologia di programmazione più evoluta e anche la nostra mentalità. In particolar modo la nostra mentalità.
Vent’anni fa non ci si fidava delle email e i clienti preferivano portarci un dischetto, che il più delle volte non funzionava, per pochi kb di dati. La rete era per pochi addetti ai lavori e la sua grandezza era sconosciuta ai più.
Oggi tutti hanno una connessione internet per gioco, per lavoro, per tenere vicini - almeno virtualmente - amici lontani, per fare nuove conoscenze, per far conoscere le proprie passioni o le proprie virtù.
Un fatto che accade dall’altra parte del mondo in pochi secondi è qua da noi, una grande biblioteca mondiale dove condividere conoscenza. Condivisione è la grandezza del World Wide Web.
E se la condivisione è la sua grandezza allora: che condivisione sia.
Più che mai, per gli anni a venire, la necessità sarà quella di condividere passioni e virtù, per avvicinarci al mondo, per conoscerlo e per far si che qualcuno, magari navigando a testa in giù nella Terra del Fuoco, si accorga di noi. Si accorga che siamo bravi a fare quella cosa, che siamo bravi a scrivere, che siamo bravi a produrre un oggetto o un macchinario, che abbiamo un servizio clienti efficiente, che insomma: nel mondo ci siamo anche noi e siamo pronti a raccogliere la sfida globale.
Se pensate che tutto ciò non sia utile non uscite di casa e la vostra anima gemella non la troverete mai.
Noi preferiamo uscire allo scoperto. Magari non siamo i migliori, però senza indugi potremo alzarci la mattina e guardandoci allo specchio esclameremo: noi ci siamo.
Da allora sono cambiate molte cose. Browser più efficienti, computer più potenti, linee più veloci, tecnologia di programmazione più evoluta e anche la nostra mentalità. In particolar modo la nostra mentalità.
Vent’anni fa non ci si fidava delle email e i clienti preferivano portarci un dischetto, che il più delle volte non funzionava, per pochi kb di dati. La rete era per pochi addetti ai lavori e la sua grandezza era sconosciuta ai più.
Oggi tutti hanno una connessione internet per gioco, per lavoro, per tenere vicini - almeno virtualmente - amici lontani, per fare nuove conoscenze, per far conoscere le proprie passioni o le proprie virtù.
Un fatto che accade dall’altra parte del mondo in pochi secondi è qua da noi, una grande biblioteca mondiale dove condividere conoscenza. Condivisione è la grandezza del World Wide Web.
E se la condivisione è la sua grandezza allora: che condivisione sia.
Più che mai, per gli anni a venire, la necessità sarà quella di condividere passioni e virtù, per avvicinarci al mondo, per conoscerlo e per far si che qualcuno, magari navigando a testa in giù nella Terra del Fuoco, si accorga di noi. Si accorga che siamo bravi a fare quella cosa, che siamo bravi a scrivere, che siamo bravi a produrre un oggetto o un macchinario, che abbiamo un servizio clienti efficiente, che insomma: nel mondo ci siamo anche noi e siamo pronti a raccogliere la sfida globale.
Se pensate che tutto ciò non sia utile non uscite di casa e la vostra anima gemella non la troverete mai.
Noi preferiamo uscire allo scoperto. Magari non siamo i migliori, però senza indugi potremo alzarci la mattina e guardandoci allo specchio esclameremo: noi ci siamo.
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